Le vacanze anni 90
Gli anni 90 sono indiscutibilmente il decennio che nell’epoca che stiamo attraversando rimpiangiamo di più. I motivi sono diversi: le crisi (economiche e sanitarie) erano ancora lontane, il futuro sembrava riservare solo gioie e la moda lanciava definitivamente le t-shirt stampate, i giubbotti di jeans, i pantaloni a vita alta e altri capi che sarebbero diventati nel corso degli anni successivi vere e proprie pietre miliari dello street style.
Ma gli anni 90 non sono stati solo questo. Molto spesso quando si parla dell’ultimo decennio del XX secolo si cita soprattutto la musica, i locali e le discoteche, i film e i cartoni animati, le grandi saghe sportive. Ma gli anni 90 resteranno nei nostri cuori anche per un altro aspetto, che in questo periodo estivo sale alla ribalta: le vacanze. I voli lowcost dovevano ancora essere inventati, Booking e Airbnb non erano ancora stati nemmeno immaginati e le recensioni non erano la prima cosa che facevamo appena lasciato un albergo. Rispetto ad oggi, viaggiare era sicuramente più avventuroso, anche se si sceglievano mete conosciute e frequentate, le vacanze erano più lunghe (difficilmente si partiva per meno di due settimane) e il risparmio a tutti i costi non era la priorità delle famiglie.
Ma bando alla nostalgia, non siamo qui per rimpiangere i bei vecchi tempi ma per ricordare con un sorriso qualche grande classico delle vacanze anni 90. Pronti a partire per un viaggio nel tempo?
Le agenzie di viaggi
Eh già, prima dell’avvento di internet le agenzie di viaggio erano l’unica opzione per chi non se la sentiva della “vacanza fai da te”. Il solo modo per prenotare un hotel o un residence, acquistare i biglietti e informarsi su tutto quello che serviva era questo luogo oggi un po’ caduto nel dimenticatoio. L’agente di viaggi era una risorsa preziosa, un esperto che con una parola poteva indirizzarti verso una struttura piuttosto che un’altra. Era lui che consegnava i cataloghi da sfogliare per scegliere le mete e le soluzioni di ospitalità, che durante l’inverno erano sempre presenti nelle case degli italiani. Era sempre lui che consegnava i tanto agognati biglietti, che all’epoca erano ancora stampati alla vecchia maniera e conservati in buste pregiate.
I villaggi vacanze
Un altro must delle vacanze anni 90 sono sicuramente i villaggi vacanze, che in quel decennio hanno vissuto il loro periodo di grande gloria. L’Italia (ma anche la Francia) erano tempestate di villaggi sparsi per la penisola, in località di mare e di montagna. La vacanza nel villaggio era un’esperienza speciale, caratterizzata da appuntamenti quotidiani che scandivano le giornate: il buffet a colazione, l’animazione (per i più piccoli durante il giorno e per i grandi la sera), gli spettacoli serali, la discoteca. E poi, last but not least, gli indimenticabili amori estivi, che nella dimensione del villaggio assumevano un sapore speciale.
Le macchine fotografiche e le telecamere
Quando gli smartphone erano ancora fantascienza per portarsi a casa un ricordo delle vacanze bisognava scattare con la macchina fotografica, che negli anni 90 aveva ancora il caro e vecchio rullino (da 12, 24 o 36 scatti). Visto che le macchine fotografiche erano ancora troppo care per darle in mano ai bambini o ai ragazzi, a loro molto spesso erano riservate le macchinette usa e getta. Sicuramente la qualità delle immagini non aveva nulla a che fare con quella delle fotocamere di oggi, ma vuoi mettere il piacere nell’aprire la busta appena consegnata dal fotografo e scoprire le foto dell’estate appena trascorsa? I genitori invece scattavano le diapo e giravano i “filmini” delle vacanze con la telecamera, in attesa della prima serata utile al ritorno dalle ferie per costringere amici e parenti ad una lunga serie di proiezioni casalinghe.
Le musicassette da scegliere per la musica in viaggio (non era come ora quando ognuno si isola nella sua bolla con lo smartphone)
Prima dei lowcost, le mete delle vacanze anni 90 si raggiungevano essenzialmente in macchina. E per passare il tempo in macchina non esistevano ancora gli smartphone, che oggi permettono ad ogni passeggero dell’auto di rinchiudersi nella propria bolla alzando la testa dallo schermo solo di tanto in tanto. Per questo, la selezione della musica da portarsi dietro era fondamentale. Sì, stiamo parlando delle mitiche cassettine, comprate in Autogrill o registrate con lo stereo a casa. E allora via con gli 883, Zucchero o Eros Ramazzotti per chi preferiva la musica italiana e Queen, Oasis o U2 per chi preferiva un mood internazionale.
Le cartoline
Un altro esempio di una cosa che faceva parte delle vite di tutti noi fino a qualche anno fa e che è stata completamente spazzata via dall’avvento dei telefoni connessi. La scelta delle cartoline da inviare ad amici e parenti era un must delle vacanze anni 90, prima la selezione di quelle più divertenti e poi la ricerca di una frase divertente con cui accompagnarle. Oggi basta un click per inviare una cartolina (via Instagram, Facebook o altri social) contemporaneamente a migliaia di persone in tutto il mondo, ma vuoi mettere il piacere di imbucare la cartolina nella cassetta della posta.